mattbriar

STEPHEN KING A FUMETTI (pt.2)


Da quando ho scritto la prima parte dell'articolo, le saghe a fumetti tratte dalle opere di Stephen King sono andate avanti notevolmente, anche se non nel nostro paese (toh, che strano). Per cominciare, Panini e Sperling hanno pubblicato due nuovi archi di The Dark Tower, “Le piccole sorelle di Eluria” e “La battaglia di Tull”, ovvero il secondo e il terzo arco di The Gunslinger, la trasposizione del primo romanzo della Torre Nera, L'Ultimo Cavaliere. “Eluria” in realtà è la trasposizione dell'omonimo racconto apparso nella raccolta Tutto è Fatidico, e che rappresenta un flash-back (l'ennesimo!) del viaggio del pistolero prima di giungere alle porte del deserto in cui inseguirà l'Uomo in Nero. I successivi due archi, “The way station” e “The Man in Black”, non sono e non saranno reperibili in Italia, almeno fino a nuova decisione degli editori, dunque recuperateli, come ho fatto io, da Amazon in lingua originale.
Il primo arco di The Gunslinger (“Il viaggio comincia”) sembrava accusare una lieve caduta di tono rispetto al primo ciclo di The Dark Tower a fumetti, ed anche “Eluria” - sia per disegni sia per trama - non era al livello dei precedenti. Con “Tull” e fino alla fine di “The Man in Black”, la saga ritorna a un eccellente livello narrativo e grafico, complici anche le atmosfere assolutamente mistiche e oscure dipinte da King in L'Ultimo Cavaliere, di cui il fumetto è una rappresentazione fedele e grandiosa. Sì, ci sono dettagli trattati in modo leggermente diverso, ma solo a fini narrativi, e se confrontiamo con la libertà presa dagli autori nel primo ciclo (la gioventù di Roland, che non ha un unico romanzo di riferimento in quanto sparsa qui e là lungo tutta la saga), The Gunslinger narrativamente è migliore: il respiro del fumetto rispetto al breve romanzo originale, a mio avviso, è proprio quello che doveva essere.
Notizia recente è che La Chiamata dei Tre diventerà un nuovo arco a fumetti, ma gli autori saranno diversi e lo stile grafico si allontanerà dall'epic-fantasy-western. La speranza è che il livello qualitativo non diminuisca. Al momento è previsto un primo arco incentrato su Eddie Dean, Il Prigioniero.
Sempre sul mercato anglosassone è reperibile “Last shots”, un volume conclusivo che raccoglie tre storie separate dall'arco principale, tra cui “Sheemie's tale”. Qui gli sceneggiatori hanno volutamente preso le distanze dalla saga originale, inventando di sana pianta. Poco male: è appunto un volume a parte.
Ha goduto di una interessante trasposizione a fumetti anche il racconto N, uscito per la Sperling in un volume complessivo delle due parti originali. Per le atmosfere di “magia oscura” ricorda la Torre Nera (nella continuity kinghiana, in effetti, è indirettamente collegato), e la sua brevità di racconto ne fanno un esempio di fumetto d'autore.
Il romanzo L'Ombra dello Scorpione deve ancora concludersi, sono usciti il quarto e il quinto volume (“Mele marce” e “Terra di nessuno”) ma ancora manca il sesto. Nulla da aggiungere rispetto a quanto già scritto la volta scorsa: rimane una eccellente trasposizione di un libro che è già una sceneggiatura, ricco di intrecci e di personaggi memorabili.

 

Leggi anche

Commenti